Azerbaijan: un passato glorioso e un presente rampante, per un futuro tutto da scrivere

Da parecchi anni a questa parte quando si parla dei nuovi rampanti Paesi che si affacciano nei mercati mondiali, andando a insidiare le posizioni di privilegio dei classici membri del G8, si nominano sempre nazioni come Cina, India o Brasile. Tutti Paesi che, a dire il vero, ormai da decenni conoscono ritmi di crescita economica altissimi e, soprattutto nel caso della Cina, si sono affermati come grandi potenze su scala mondiale.

 

Tra questi, tuttavia, ci sono anche alcuni stati che non vengono nominati ma che negli ultimi anni hanno vissuto tassi di crescita che potremmo definire cinesi. Uno di questi Paesi è sicuramente l’Azerbaijan che, solo per fare un esempio, dal 2006 al 2008 ha visto performance di crescita addirittura a due cifre, con una media del 20% e picchi del 34%.

 

L’Azerbaijan è uno degli stati che si è affacciato più tardi nel mercato dell’estrazione degli idrocarburi, ma dal 1997 a oggi, in poco meno di vent’anni, ha fatto registrare tassi di crescita continui. Lo sviluppo di queste attività ha inoltre determinato l’incremento generale dell’economia del Paese, condizionando positivamente anche l’espansione del settore terziario collegato a quest’industria.

 

La capitale del Paese, Baku, in cui vive circa un quarto degli abitanti dell’intera nazione (due milioni di cittadini sul totale di nove milioni) non solo è una delle città più antiche dell’intero Oriente, la Città Vecchia è da anni Patrimonio dell’UNESCO, ma, al tempo stesso, è riuscita a conoscere un marcato sviluppo, diventando il porto più importante del Caucaso.

 

L’Azerbaijan si presenta dunque come un Paese il cui un passato glorioso fa da solida base per un futuro ancora tutto da scrivere, grazie anche a una popolazione distribuita equamente su tutte le età (il 30% ha meno di 20 anni e la stesse percentuali si riscontrano per la fascia 21-40 e 41-60).

 

Un Paese da conoscere in tutte le sue sfaccettature e che sicuramente ha la voglia di incontrare culture differenti e chissà che qualcuno non sia attratto dal nostro Bel Paese…